Da oggi è possibile conservare i propri tatoo dopo la morte, grazie alla Napsa, National Association for the Preservation of Skin Art. Tale associazione si occupa infatti di incornicare i tatuaggi dei defunti e recapitarli ai loro parenti.
Per usufruire del servizio è sufficiente associarti a Napsa registrandoti tramite il sito web dell'associazione: oltre ai soliti dati anagrafici dovrai inserire una fotografia del tatuaggio da conservare ed i beneficiari che lo riceveranno al momento della tua morte. Ogni anno sarà necessario rinnovare l'iscrizione.
Fin qui tutto semplice, ma ora arriva il bello! Quando morirari, il beneficiario dovrà avvisare Napsa entro 18 ore; riceverà poi il kit per la rimozione del tatuaggio tramite cui dovrà rimuovere dal tuo cadavere (magari delegando l'operazione alle pompe funebri) il brandello di pelle tatuato... bello eh?!
Una volta rimosso il tatuaggio bisognerà spedito all'associazione, che si occuperà di trattarlo per renderlo durevole nel tempo e rispedirvelo a casa incorniciato.
Idea macabra o geniale?!
Per usufruire del servizio è sufficiente associarti a Napsa registrandoti tramite il sito web dell'associazione: oltre ai soliti dati anagrafici dovrai inserire una fotografia del tatuaggio da conservare ed i beneficiari che lo riceveranno al momento della tua morte. Ogni anno sarà necessario rinnovare l'iscrizione.
Fin qui tutto semplice, ma ora arriva il bello! Quando morirari, il beneficiario dovrà avvisare Napsa entro 18 ore; riceverà poi il kit per la rimozione del tatuaggio tramite cui dovrà rimuovere dal tuo cadavere (magari delegando l'operazione alle pompe funebri) il brandello di pelle tatuato... bello eh?!
Una volta rimosso il tatuaggio bisognerà spedito all'associazione, che si occuperà di trattarlo per renderlo durevole nel tempo e rispedirvelo a casa incorniciato.
Idea macabra o geniale?!